PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, URBANISTICA E AMBIENTALE

L'Urbanistica è la disciplina volta allo studio dei sistemi urbani e delle loro relazioni con il territorio, avvalendosi di analisi interdisciplinari (economiche, sociologiche, statistiche, demografiche, etc.) verso la produzione di quadri e scenari di gestione (regolativa e/o strategica) e la progettazione territoriale.

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A) PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

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1) Disposizioni a livello nazionale

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Legislazione nazionale
Sommario
Sommario normativa urbanistica.pdf
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2) Disposizioni a livello regionale

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Legislazione regionale
L.R.14/82;L.R.17/82;L.R.16/04
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testo_coordinato_16_04.pdf
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3) Diposizioni a livello provinciale

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Linee guida elaborazione PUC
LineeGuida_puc.pdf
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4) Linee guida

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Linee_guida_preliminare_e_quadro_conosci
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Governo del territorio (Regione Campania)
L.R. 16/2004
lr16.pdf
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Con la legge n.16/2004 la Regione Campania detta le regole per il governo del territorio regionale.

 

Il Prg ( Puc in Campania per la L.R. n. 16/2004 ), è lo strumento che gestisce lo sviluppo territoriale tra i cui obiettivi vi è la rivitalizzazione dei vari settori socio-economici (turistico, commerciale, industriale, artigianale, ecc.) di livello comunale, tenendo ben presenti le correlazioni che intercorrono tra i vari settori. Mediante l'elaborazione di un programma di sviluppo è necessario individuare una o più idee forza che possano diventare trainanti di tutto lo sviluppo territoriale. Mediante l'individuazione di progetti strategici, che possano catalizzare tutte le risorse e le attività economiche è possibile l'attivazione di processi di trasformazione a sostegno delle politiche territoriali dei diversi settori di sviluppo. Un piano strutturale è necessario per definire le linee guida di tale processo di trasformazione del territorio, offrendo l'opportunità di realizzare tale processo mediante i piani particolareggiati (Pua in Campania per la L.R. n. 16/2004), senza però trascurare i diversi strumenti attuativi previsti dalla normativa nazionale e regionale: Programmi Integrati d'Intervento (P.I.I.), Programmi di riqualificazione urbana e sviluppo sostenibile del territorio (P.R.U.S.S.T.), Accordi di programma, Contratti di quartiere, Project financing, ecc.

Gli obiettivi indicati attraverso un processo di coinvolgimento pubblico-privato devono determinare una convergenza di interessi per l'attuazione dei piani e rendere contestualmente possibile una concreta attività di marketing per dare convenienza all'operazione.

La politica di programmazione e realizzazione dei servizi, perseguita dal Prg, nell'ambito di strategie di riqualificazione e trasformazione del territorio, pone come obiettivo primario il superamento del concetto di standard (urbanistico) finalizzato esclusivamente alla quantificazione e localizzazione delle aree da destinare ai servizi pubblici a favore della loro effettiva acquisizione e realizzazione.

Pur nel rispetto del D.M. 1444/68 e della normativa regionale, il Prg dovrebbe garantire efficacia e flessibilità progettuale.

L'individuazione di comparti (aree strategicamente delimitate) è possibile attuare, all'interno degli stessi, una politica urbanistica non di imposizione da parte dell'ente pubblico (mediante espropriazione per pubblica utilità) ma di accordo e condivisione delle scelte, con la conseguente acquisizione gratuita delle aree necessarie alla realizzazione delle opere pubbliche.

La pianificazione non può permettersi il lusso di riflettere solo sugli interessi locali, o incentrati nel gioco dei valori immobiliari che il Prg può influenzare, ma deve nascere da un responsabile dialogo tra le forze politiche, sociali e la cittadinanza tutta.

La pianificazione deve essere un piano di interventi strutturali, per il coordinamento delle varie sfaccettature della società civile.

Interessante è la scelta progettuale per nodi di interconnessione mediante una visione del territorio non policentrica ma come rete di funzioni. Le interconnessioni sono un modo per aggregare e relazionare i vari contesti territoriali ed i vari sistemi urbani presenti sul territorio.

Grazie alla Legge regionale n.16/2004 (Norme per il governo del territorio) emanata dalla Regione Campania il 22.12.2004 (entrata in vigore dal 28.12.2004), è possibile perseguire il principio della perequazione urbanistica, intesa come giustizia distributiva rispetto alla classica zonizzazione.  

                                                                                                                         arch. Carlo Guida     

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3) Riforma Legge Urbanistica Generale

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Governo del territorio: Riforma legge urbanistica nazionale
articolo IL SUD (pubblicato novembre 2009)
Riforma governo del territorio.pdf
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4) Piano Territoriale di Coordinamento Regionale (Ptr)

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Campania: Piano Territoriale Regionale
Nuova proposta di Ptr
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5) Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (Ptcp)

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Piano Territoriale Coordinamento Provinciale
Relazione generale e Norme di attuazione
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Piano Territoriale Coordinamento Provinciale
Presentazione-Relazione-Verifiche di coerenza
PTCP_2.zip
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PTCP_AREE AGRICOLE.pdf
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http://geoportale.provincia.salerno.it/sites/default/files/ptcp/Serie%200/0.2%20Norme%20Attuazione.pdf

http://www.architettisalerno.it/public/ptcp/Norme%20Tecniche%20di%20Attuazione.pdf

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6) Piano Urbanistico Comunale (Puc)

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Contributo agli indirizzi per la formazione del Puc
CONTRIBUTO ALLA RELAZIONE DEL PUC.pd
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Articolo Stile TV
Stile TV_opinione.pdf
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aprile 2013_agricoltura e turismo.pdf
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Redazione Piano Urbanistico Comunale (PUC)
relazione puc_16.9.2017.pdf
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Capaccio città di sistema_DI GREGORIO.pd
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News PUC

Il Sindaco Palumbo revoca l'incarico del PUC all'arch. Sabelli, dichiarando che sarà affidato ad un archistar con bando pubblico: “Il nuovo Puc di Capaccio Paestum avrà la firma di un archistar, di un progettista di levatura internazionale in grado di fare la differenza, cui affideremo a breve l’incarico attraverso un apposito bando pubblico”.

Convegno 13.02.2018

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GOVERNO DEL TERRITORIO
pag[1]. 3 -guida2.qxd.pdf
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ANNICK MAGNIER, PIPPO RUSSO

Sociologia dei sistemi urbani

Un avviamento di ampio respiro allo studio del fenomeno urbano.

Il termine "città" sembra ormai inadeguato a designare quella vasta gamma di processi, funzioni, significati e attori che fanno capo alla dimensione urbana dei sistemi sociali. Per descrivere i profondi mutamenti avvenuti a quel livello territoriale che un tempo si sarebbe detto periferico e che oggi assume una nuova autonomia e un nuovo rilievo risulta assai più efficace la nozione di "sistema urbano". E' l'impostazione adottata in questo volume, che colloca il fenomeno urbano nel più ampio contesto di processi come la globalizzazione, la "glocalizzazione", la riscoperta della comunità, la ridefinizione delle politiche urbane. Sono inoltre discussi valori e logiche che guidano la progettazione degli spazi sia pubblici sia privati.

Indice: Introduzione. - I. Tra città e sistema urbano. - II. La descrizione sociologica dei sistemi urbani. - III. Comunità e società urbana. - IV. Globalizzazione e "glocal". - V. Sistemi urbani come sistemi politici. - VI. Le nuove politiche urbane. - VII. L'agire architettonico. - Riferimenti bibliografici. - Indici.

Annick Magnier è docente di Sociologia urbana nella Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Firenze. Tra le sue pubblicazioni segnaliamo "L'Europa delle grandi città" (Cedam, 1996).

Pippo Russo è dottore di ricerca in Sociologia politica; insegna Sociologia delle comunità locali nella Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Firenze.

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sociologiadeisistemiurbani_ Introduzione
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Pianificazione perequativa

La perequazione è una tecnica urbanistica volta ad attribuire un valore edificatorio uniforme a tutte le proprietà che possono concorrere alla trasformazione urbanistica di uno o più ambiti del territorio comunale, prescindendo dall'effettiva localizzazione della capacità edificatoria sulle singole proprietà e dalla imposizione di vincoli di inedificabilità apposti al fine di garantire all'amministrazione la disponibilità di spazi da destinare ad opere di interesse pubblico.

Pertanto i proprietari partecipano in misura ugualitaria alla distribuzione dei valori e degli oneri correlati alla trasformazione urbanistica, superando la discriminatorietà degli effetti intrinsechi della zonizzazione urbanistica e consentendo al comune di disporre di aree pubbliche a titolo gratuito.

Il meccanismo perequativo essenzialmente prevede che ciascun proprietario di un'area edificabile, anche se titolare di un diritto edificatorio, non può sfruttare in concreto il proprio diritto all'edificazione in quanto l'area soggetta alla perequazione non raggiunge il limite minimo dell'indice di edificabilità previsto. Di conseguenza il proprietario sarà incentivato a procurarsi altrove la differenza volumetrica al fine di poter esercitare in concreto il proprio diritto di edificazione.

Esempi di studio:

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Piano Strutturale Comunale_Lamezia Terme
Prof. Ing. Crocioni Giovanni
PSC_Norme di indirizzo_Lamezia Terme.pdf
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Piano Strutturale Comunale_Ravenna
Prof. Ing. Crocioni Giovanni
PSC_Norme di indirizzo_Ravenna.pdf
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Sentenza Consiglio di Stato - sez. V^

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Sentenza Consiglio di Stato - Sez. V
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Piano Utilizzazione Aree Demaniali (PUAD)

Il PUAD fa parte della famiglia dei PIANI DI SETTORE ovvero piani a carattere monotematico che disciplinano l'uso del territorio comunale in riferimento a specifici settori (ambiente, difesa del territorio, mobilità risorse, ecc.). Esempi: Piano urbano del traffico, Piano urbano della mobilità, Piano classificazione acustica, Piano abbattimento barriere architettoniche, Piano del paesaggio, Piano di Bacino, Piano dei parchi urbani, Piano dei trasporti, Piano dei parcheggi, ecc.

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Piano di gestione integrata delle aree demaniali costiere
Reg. Campania_Piano di gestione integrat
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Delibera Comune di Capaccio P.A.D. (2009)
Delibera Comune di Capaccio_2009.pdf
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Comune di Capaccio Delibera P.A.D. (2011)
Delibera P.A.D._2011.pdf
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FASCIA COSTIERA: PRESENTAZIONE DEL PROGETTO TURISTICO (2018)

Il giglio è il simbolo del litorale di Paestum.
Perchè non inserire il giglio marino?

Come la primula per Palinuro, così il giglio di mare (Pancratium maritimum), che cresce spontaneamente sui litorali sabbiosi, rappresenta il litorale (12 Km.) incontaminato di Paestum.

7) Barcellona e le origini della teoria urbanistica:

Alla metà del diciannovesimo secolo, il dibattito sulla trasformazione di Barcellona permette di individuare alcune tendenze della disciplina urbanistica. Nel 1863 l'ingegnere Cerdá elaborò quella che sarà una prima teoria della urbanizzazione, come risultato e conclusione degli intensi dibattiti generatisi per la definizione del piano di sviluppo e di trasformazione della città. Il Piano dell'ing. Cerdá viene costruito in rapporto a quello che molti degli architetti di Barcellona volevano per la propria città: trasformarla nella capitale culturale della Spagna.

Quartiere Eixample
Quartiere Eixample

Di chiara ispirazione al modello a scacchiera applicato dal barone Haussman a Parigi, il piano urbanistico di Cerdà fu concepito anche per inglobare i villaggi circostanti. In breve tempo l'Eixample divenne culla del Modernismo, dove artisti come A. Gaudì ed altri hanno potuto dare libero sfogo al loro genio creativo.

Parigi - Piano Hausmann
Parigi - Piano Hausmann

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Un secolo di architettura moderna: Berlino 1905-2005

Il sito proposto è stato realizzato dal prof. Pierluigi Arsuffi (docente di Storia dell'arte) a scopo di documentazione, ricerca storico-culturale e didattica inerente la produzione dell’architettura moderna realizzata a Berlino dall’inizio del Novecento fino ai giorni nostri.

La proposta scaturisce dal fatto che contiene risorse utili all'attività degli studenti del quinto anno interessati all'approfondimento delle problematiche inerenti la costruzione della città moderna.

 

 

 

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B) PIANIFICAZIONE URBANISTICA

Dal 1865 al 1942 in Italia era totalmente sconosciuta la pianificazione urbanistica: le opere pubbliche venivano realizzate episodicamente, utilizzando lo strumento dell'espropriazione così come disciplinato dalla legge n. 2359 del 1865.

La chiave di volta dell'intera vicenda espropriativa, che comportava la privazione del diritto di proprietà in danno del privato ed il suo trasferimento coattivo in capo alla P.A., era rappresentata dall'opera pubblica, il cui tratto saliente era dato dalla finalità pubblica cui era destinata l'opera stessa.

Negli ultimi anni le pressioni per il cambiamento nei sistemi di pianificazione in Europa, in risposta allo sviluppo socio-economico risultante dai processi di integrazione europea, hanno reso necessario la presa di coscienza del significato di assetto economico locale sullo sviluppo sia nazionale che europeo ed hanno imposto una ridefinizione degli atteggiamenti degli enti di governo locale.

I sistemi di pianificazione sono ora visti come importanti aspetti della capacità istituzionale locale di produrre sviluppo (sostenibile) per il territorio.

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1) Il tema della città:

La città ha perso nel tempo il suo ruolo di "polis" per assumere quello di "metropoli". La metropoli contemporanea appare lontana dalle periferie mediterranee frutto della speculazione edilizia post-bellica e si distende nei paesaggi caratteristici dei territori italiani: è la città delle grandi dimensioni, delle relazioni, delle infrastrutture, degli spazi aperti. La città nella quale esiste un rapporto stretto tra natura ed architettura, nella quale occorre fare i conti con le innumerevoli bellezze paesaggistiche: rilievi,  boschi, fiumi e laghi, costa e mare, ecc. È una città diffusa e discontinua, che presenta a volte uno sviluppo urbanistico di grande complessità, alla quale partecipano spesso anche i bellissimi centri storici (medioevali, rinascimentali) presenti in Italia. Infine, pur rilevando forti contraddizioni in relazione agli spazi pieni e quelli vuoti, sarebbe un grave errore definire la città contemporanea esclusivamente come una forma de-generata della città consolidata.

 

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2) Il tema della piazza:

Nel mondo antico la città svolgeva un ruolo primario nel territorio in quanto rappresentava il potere economico e politico che spesso erano caratteristiche esercitate dal popolo; inoltre erano anche il luogo del commercio e degli scambi e lo spazio all'interno di esse, appunto la piazza, rappresentava questi specifici aspetti. Infatti, è evidente che nell'antica Grecia la piazza (denominata Agorà) era, oltre il '"centro"' del potere religioso e commerciale della città, soprattutto il luogo simbolo della democrazia del paese, al punto che vi si riuniva l'assemblea della "polis" per discutere di politica.

Materiale di studio:

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Progetto piazza rionale, 2004
Progetto di massima
piazza.pdf
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Materiale di studio:

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La piazza urbana
Metodologia progettuale
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Ampliamento e ridisegno Terme di Telese (BN)
Tesi di Laurea (1981)
Progetto terme di Telese.zip
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Oscar Niemeyer (1907-2012)

"Il maestro dell’architettura dinamica e sinuosa, allievo di Le Corbusier".

  • ·         Opere principali:

Palazzo del Parlamento, Brasilia

Cattedrale di Brasilia

Palazzo di vetro Sede ONU, New York

Palacio da Alvorada, Brasilia

Museo arte contemporanea, Niteroi (Rio de Janeiro)    

Sede Mondadori, Segrate (MI)                                                                    

Auditorium, Ravello (SA)

Esplanada dos Ministerios, Brasilia
Esplanada dos Ministerios, Brasilia

Zaha Hadid (1950-2016)

"Architetto e designer tra i capofila e massimi esponenti della corrente decostruttivista".

Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, Roma
Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, Roma

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URBANPROMO

Vincere il degrado e la marginalità migliorando l’accessibilità ai servizi, eliminando le barriere urbane e diffondendo la mobilità sostenibile.

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